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lunes, 3 de noviembre de 2014

Dolci Bugie, Amare Verità - Lily Perozo

Para todas las personas de Italia y como también para las personas que saben hablar italiano, aquí le traemos Dolci Bugie, Amare Verità (Dulces Mentiras Amargas Verdades) de Lily Perozo... Que poco a poco esta gran saga va sobrepasando todas las barreras del idioma y pronto también lo encontraremos en Ingles! ¿Que les pareces?
Per tutta la gente d'Italia e anche per le persone che possono parlare italiano, qui portiamo Dolci Bugie Amare Verità (Sweet Bitter Truth Bugie) Lily Perozo ... che piano piano questa grande saga sta superando tutte le barriere lingua e presto ci troveremo in inglese! Cosa ti piacerebbe?


Titolo: Dolci Bugie, Amare Verità

Sinossi

Il direttore di un prestigioso studio legale e procuratore distrettuale di Manhattan, Samuel Garnett, vive senza restrizioni. Sperimentato, avventuriero, appassionato e intenso, non gli piacciono i compromessi, ma si ritroverà coinvolto in un'esplosione di sentimenti quando conoscerà incidentalmente l'enigmatica stilista Rachell Winstead. 
Ciò che non sospetta, è che lei trascinerà con sé nella sua vita, l'uomo che lui odia e per il quale è disposto a conoscere il lato illecito della legge.
Rachell è intelligente, sicura di se stessa, di una bellezza straordinaria che lei usa per manipolare gli uomini, ottenere benefici e mantenere a galla i suoi sogni. La sua grande ambizione è di diventare una stilista riconosciuta internazionalmente. Anche lei possiede i suoi demoni: non si fida degli uomini e nei suoi piani, l'amore non trova spazio poiché per la giovane, quello non è altro che un sentimento schiavizzante.
Samuel e Rachell si troveranno intrappolati in un vortice di orgoglio, odio e amore. Potranno sconfiggere i loro demoni? Impareranno a fidarsi? Quali sono i segreti che li tormentano?






Il 16 dicembre si avvicina a grandi passi e con questa data, arriverà fra tutti voi DOLCI BUGIE, AMARE VERITÀ in italiano. 
Per farvi entrare nell'atmosfera di questa storia che ho scritto per voi, oggi vi porto una seconda anticipazione. Spero che vi piaccia!

— Va bene — parlò Rachell nervosa — Allora urlerò e dirò che sta tentando di abusare di me. — gli disse con totale convinzione. Samuel sorrise ancora senza guardarla negli occhi, facendole bollire il sangue — Aiuto! — urlò sbottonandosi i pantaloncini e tirando giù la piccola cerniera di metallo. Samuel alzò la testa attonito — Qualcuno mi aiuti per favore! — continuò a strillare con voce agonizzante e disperata, affrontando il viso maschile, guardandolo agli occhi mentre si toglieva la sottile maglietta e la gettava nella parte posteriore della vettura.
— Continui a urlare — le disse lentamente — Nessuno la sentirà: l'auto è blindata.



Prima anticipazione 

DOLCI BUGIE, AMARE VERITÀ

di Lily Perozo

Con l'allegria di una bambina a Disneyland, vide sulla penisola della cucina una caffettiera; prese da una delle credenze una tazza e si versò un po' di caffè fumante.
Con la tazza ben calda in mano, ritornò nel soggiorno e aprì la sua borsetta, estrasse il suo iPod e camminò verso la mensola dove vide lo stereo. Localizzò rapidamente l'amplificatore, tolse l'iPod che riposava sull'impianto e v'inserì il suo. Lo accese e attivò la riproduzione aleatoria.
Vivere in quel posto doveva essere qualcosa di molto simile a un sogno: nessuno degli appartamenti o case di Richard erano così spettacolari; e dire che il britannico aveva buon gusto e molto denaro.
Note caotiche ed energiche inondarono il salone, le sue gambe iniziarono a muoversi quasi per volontà propria, diede un sorso al suo caffè e girò lentamente, muovendo i fianchi al ritmo della musica, mentre dava una nuova occhiata a trecentosessanta gradi nell'appartamento. Le vetrate cielo-terra la facevano sentire piccola di fronte alla strepitosa veduta del paesaggio di edifici di calcestruzzo newyorkesi.
— "If you want it, let's do it... Ride it, my pony, my saddle... Is waitin', come and jump on it... —canticchiò seguendo la sensuale voce di Rihanna, camminò fra i mobili e passò la mano sullo schienale di uno dei sofà, sentendosi sempre più audace cantò a viva voce — If you want it, let's do it... Ride it, my pony, my saddle... Is waitin', come and jump on it..."
— Se me lo chiede ancora, giuro che salterò — sentì una voce profonda e setosa alle sue spalle, con un cadenzato accento che già conosceva. In un atto riflesso si girò di scatto, scuotendo il caffè fra le sue mani tremanti. La tazza scivolò e si schiantò contro il pavimento rompendosi in mille pezzi. Samuel Garnett si trovava di fronte a lei.
Nudo!
Completamente nudo!
La sua bocca si seccò immediatamente, il battito del suo cuore impazzì e tutte le sue terminazioni nervose scoppiarono in una pioggia disordinata di sensazioni ed emozioni che la lasciarono assolutamente stordita. Lottò con tutte le sue forze per deviare lo sguardo dall'impressionante spettacolo che era l'avvocato senza null'altro che la sua stessa pelle addosso. Un po' a tentoni, tolse l'iPod dall'amplificatore per far sì che Rihanna chiudesse il becco una buona volta e lo lasciò cadere goffamente sul tavolo. I suoi occhi tornarono a essere invasi dalla pelle spettacolare di Samuel. Si portò le dita alla fronte ed abbassò la testa in un gesto inconscio di vergogna.
Merda! Un errore terribile, un maledetto terribile errore!
L'infame era a tutti gli effetti semi eretto, e che le venisse un accidente, che gran bel pene che aveva! Tutto un evento trovare un pene dalle qualità e dimensioni ideali: era così difficile come trovare un ago in un pagliaio. Era bellissimo, completamente depilato e adornava i torniti muscoli del suo bacino. Chiaramente, era circonciso e... Dio... continuava a crescere davanti ai suoi occhi.
Si obbligò a distogliere lo sguardo, riuscendo soltanto a farlo scivolare lungo il resto della spettacolare anatomia del procuratore. L'uomo era molto più che ben dotato. Il suo corpo sembrava scolpito da un esperto scalpello, portava un tatuaggio su un fianco: sembrava un'imprecisata scritta, ma non poteva esserne certa, non era il caso di muoversi per guardare meglio.
L'uomo era completamente depilato. Completamente.
Liscia e abbronzata, la sua pelle si estendeva sensuale di fronte a lei, i suoi occhi continuarono a scivolare e la sua bocca si aprì quando arrivò ai suoi addominali: non erano sei, no. Erano otto, otto deliziosi quadretti di muscolo puro che davano l'impressione di essere una meravigliosa caduta d'acqua incorniciata dalle pietre, perfette pietre, contro le quali lei voleva sbattere la testa.
Cercò di scuotere il suo cervello agitando le ciglia, tentando di recuperare la ragione perché dopotutto, avrebbe dovuto sentirsi offesa per la sfrontatezza di quest'uomo che si presentava nudo, senza alcun pudore davanti a lei, invece di sentirsi affascinata come una lupa in calore. Alzò il mento con, doveva ammetterlo, tanta prepotenza e lo guardò negli occhi. Da lì in poi non li avrebbe mai staccati da lì.
— Che cosa ci fa qui? — fu l'unica cosa che le venne in mente di dire, domandandoglielo con eccessiva forza, con tono arrogante e autoritario, come se lui si fosse introdotto a casa sua.
Lui non rispose, semplicemente si dedicò a guardarla con il volto inespressivo. Senza nessun avvertimento si mosse verso di lei e in quattro lunghi passi si trovò proprio di fronte a lei. Le gambe iniziarono a tremarle: se da lontano le sembrava bello, da vicino era perfetto. Era quello che il suo istinto da disegnatrice le dettava, che tutto armonizzasse e quest'uomo era realmente armonioso agli occhi. Il suo corpo non era conseguenza di anabolizzanti e steroidi come alcuni degli uomini della palestra alla quale lei assisteva, i quali davano l'impressione che se li avesse forati con uno spillo, sarebbero esplosi. Lui non era gonfio ed era molto lontano dal somigliare a un attore di quelli che erano sfruttati a tutti i costi per qualsiasi ruolo da supereroe. 
Quest'uomo era... fibra pura! Benedetto close up! Era travolgente.

— Si allontani! — esclamò facendo un passo di lato. Lui fece due passi indietro — Che ci fai qui? — domandò ancora una volta, cercando di controllare il suo attacco di stupidismo.
— Io qui ci vivo — rispose seccamente, con quella voce delirante — Lei invece... che cosa ci fa in casa mia? — domandò lui tentando di apparire indifferente, ma comunque a lei sembrò che fosse infastidito, e lo dedusse dalla piccola ruga che gli si formava fra le sopraciglia.
— Non ha intenzioni di coprirsi? — chiese senza rispondere alla sua domanda.
— A me non da fastidio e a quanto pare nemmeno a lei, visto che non la smette di guardarmi.
Quelle semplici parole furono sufficienti per provocare che tutto il sangue del corpo di Rachell si concentrasse nel suo volto. Non era certa se per rabbia o per vergogna.
— Io sono venuta perché... — iniziò a rispondere, ma rimase improvvisamente in silenzio e si girò di spalle a lui.
È gay, Santo Cielo! È gay e io voglio dare zuccate contro il muro — pensò, portandosi le mani al volto.
— Va bene, può girarsi... — le disse Samuel prendendo un cuscino e coprendosi.
Lei prese aria e si girò.
— Sono venuta perché il suo compagno mi ha assunto. — gli disse sforzandosi per apparire naturale e tranquilla.
— Il mio compagno? — chiese Samuel sorridendo.
Era la prima volta che sorrideva in sua presenza.
Tutto l'ossigeno scappò dai polmoni di Rachell, vedendo il suo perfetto e bellissimo sorriso; sembrava molto, molto, molto più giovane e inoltre, poteva sembrare impossibile, più attraente o forse era la sua nudità che la rendeva priva di concentrazione e la eccitava. Se quell'uomo non si copriva, gli sarebbe saltata addosso.
— Sì, il ragazzo biondo — balbettò — Quello alto e muscoloso — continuò mentre la voce le vibrava in modo ridicolo.
— No... — Samuel tornò a sorridere — Preferisco che le mie coppie siano più piccole e snelle, mi piace essere sicuro di poter esercitare il controllo... il tizio biondo e muscoloso è mio cugino — chiarì.
— Suo cugino? — mormorò stupita di apprendere che l'avvocato era imparentato con il direttore della filiale di New York, di uno dei gruppi mondialmente più quotati in borsa.
— Sammy — si udì una voce, troppo sdolcinata. Una giovane donna apparve nel corridoio e, allo stesso modo che lui, non sembrava provare vergogna per la sua nudità.
Beh, pudore, perché come poteva qualcuno provare vergogna con quel corpo sculturale che ancheggiava sfacciatamente mentre si avvicinava al salotto? Rachell non riuscì a controllare il fuoco che prendeva vita nella bocca del suo stomaco. Sommando uno più uno ovviamente la nudità acquistava molto senso.

DOLCI BUGIE, AMARE VERITÀ sarà disponibile su amazon.com elulu.com 
dal 16 Dicembre 2014

Non perdetevelo!!










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